Il primo libro e come diventai una lettrice quasi onnivora

Ve lo ricordate il primo libro di cui vi siete innamorati? Quello che magari conservate ancora da qualche parte in soffitta o in cantina?
Io me lo ricordo eccome. Alle elementari ero una bambina piccolina e minutina (ero, poi andai a mangiare dalla nonna in pausa pranzo e finì lì la mia potenziale carriera di modella), che adorava tanto i libri. Così appena imparai a leggere la mamma mi comprò Streghe di Roald Dahl. Lo adoravo. E sono sicura che se lo rileggessi, me ne innamorerei un’altra volta. Però quel libro è stato importante soprattutto perchè mi ha trasmesso una voglia infinita di leggere e di scoprire, di continuare a esplorare l’universo della letteratura. Ci furono altri mille libri alle elementari, specie quelli del Battello a Vapore, ma nessuno batté mai Streghe.
Alle medie divenni fan dei Piccoli Brividi (Il pupazzo parlante? Vogliamo parlare delle notti in bianco per colpa sua?!), e dei romanzi in generale. Certo, poi ci sono stati i libri ”scolastici” come Centomila Gavette di Ghiaccio di Bedeschi che mi hanno fatto venire voglia di buttarmi in un pozzo. O anche Pastori di Renne di Pucci e Minestrini. Cos’erano pesanti. Magari poi se li rileggessi ora scoprirei un mondo che mi sono persa. Ma vi giuro che alle medie ci hanno provato seriamente ad uccidere l’amante della lettura che è in me, e se non avessi resistito stoicamente facendomi bellamente i fatti miei, probabilmente sarei caduta in battaglia e a quest’ora sarei una di quelle donne ottenebrate che ti fanno cadere i coglioni anche se non li hai.


Ricordo che fui l’unica della classe a terminare Il Signore delle Mosche di William Golding, anche se ammetto che lo feci a fatica. Perchè se ci ripenso ora è un gran bel libro, ma per una bambinetta di 12 anni non lo è per niente.
E alle superiori mi beccai della secchiona e venni infinitamente presa per il culo per essere stata l’unica ad aver letto 1984 di Orwell senza cercare i riassunti online. E anche Madame Bovary di Flaubert, oppure La Nausée di Sartre.
Crescendo, sono diventata più selettiva, nel senso che se leggo venti pagine e il libro non mi dice niente, lo chiudo e passo ad altro.
Del filone True Crime, che occupò gran parte della mia vita compensando la scarsezza di quella sociale alle superiori, vi parlerò un’altra volta. Come anche della mia passione per Bukowski. 😉

E voi? Che lettori siete? Ve lo ricordate il primo libro di cui vi siete innamorati?

14 pensieri su “Il primo libro e come diventai una lettrice quasi onnivora

  1. Io ho iniziato ad appassionarmi della lettura sui 13 anni dopo una brutta esperienza che mi ha allontanato da tutti gli amici. Insomma, mi sentivo sola e ho trovato compagnia nei libri.
    Il mio primo libro è stato “Il bambino col pigiama a righe” 🙂

  2. Abbiamo iniziato la nostra vita da lettrici praticamente nello stesso modo! Ho letto Le Streghe di Roald Dahl in terza elementare, e sono seguiti velocemente anche il GGG, La fabbrica di cioccolato, Gli Sporcelli, Matilda…insomma, mi ero davvero innamorata (merito di una maestra davvero talentuosa). Piccoli Brividi era una delle mie serie preferite, sono stata contentissima quando hanno fatto una sorta di serie tv.

  3. Adesso esce anche il film di Piccoli Brividi, ma assomiglia più a una commedia da quel che ho capito 😀 In ogni caso devo dire che i Piccoli Brividi mi terrorizzarono all’epoca! XD

  4. Sai che non ho mai letto “Il bambino con il pigiama a righe”? Penso che sia tristissimo, solo dal nome! Non ho nemmeno visto il film… Ma sono certa che prima o poi lo leggerò! 🙂

  5. La storia infinita di Michael Ende *__*
    (da rileggere al più presto ❤︎)
    Le Streghe e Matilde sono arrivate poco dopo, tipo in quinta elementare.
    Mi piace il tuo blog!

  6. Il primo… oddio, non me lo ricordo, è passato troppo tempo 🙂
    Sicuramente ho amato molto le Fiabe Italiane di Calvino, passo importante verso una passione che non si è mai spenta. Anche il Barone Rampante lo ricordo con molto amore e l’ho anche riletto di recente trovandolo ancora più meraviglioso, ma forse la prima volta ero comunque già più grandina.
    Forse comunque il più grande amore della mia infanzia, quello che davvero mi ha definitivamente conquistata alla lettura, è stato Tom Sawyer. Beh, anche i romanzi di Salgari e l’Isola del Tesoro… insomma, a me piacevano le avventure un po’ piratesche. del resto anche questo è un amore che non si è spento, infatti di recente il libro più bello che ho letto, e che mi è rimasto decisamente nel cuore, è “La vera storia del pirata Long John silver” di Bjorn Larsson. Veramente un libro magnifico, secondo me.

Lascia un commento